Lapislazzuli: Il Cielo Stellato Racchiuso in una Pietra
Tra tutte le gemme che l'essere umano ha ammirato nel corso dei secoli, poche catturano l'immaginazione quanto il lapislazzuli. Questa straordinaria pietra azzurra, punteggiata di scintillanti granelli dorati di pirite, sembra un pezzo di cielo stellato caduto sulla Terra, un frammento di infinito. Ma ciò che molti non sanno è che il lapislazzuli non è solo una pietra preziosa; è un simbolo, un segreto e un protagonista di storie dimenticate nel tempo.
In questo blog, esploreremo miti e leggende che narrano del lapislazzuli in modi che ti stupiranno e ti faranno vedere questa gemma sotto una luce completamente nuova.
La Pietra degli Dei e della Saggezza
Dai misteri dell'Antico Egitto alle antiche civiltà della Mesopotamia, il lapislazzuli ha sempre avuto un ruolo sacro e mistico. Ti sei mai chiesto perché questa pietra era così preziosa per i faraoni egizi e per i sovrani di Sumer? Una leggenda sumerica ci introduce a Inanna, la dea della bellezza e dell’amore, che indossava una collana di lapislazzuli per accedere all’Oltretomba.
Si narra che, per attraversare le sette porte che conducevano al regno dei morti, Inanna dovette consegnare uno dei suoi ornamenti più potenti a ogni varco. Alla settima porta, rimase completamente nuda, vulnerabile, senza nulla se non il suo coraggio e il lapislazzuli che stringeva tra le mani come simbolo della sua anima. Il lapislazzuli, secondo i Sumeri, era la rappresentazione fisica della capacità di connettersi con il divino.
In Egitto, invece, le maschere funerarie, come quella di Tutankhamon, erano spesso decorate con pezzetti di lapislazzuli, poiché si credeva che proteggesse l’anima durante il viaggio nell’aldilà e conferisse immortalità.
Un Segreto Nel Rinascimento
C'è però una storia più recente, legata all'arte del Rinascimento, che pochi conoscono. Durante questo periodo, il lapislazzuli veniva triturato per creare il colore blu oltremare, un pigmento straordinariamente prezioso usato dai più grandi maestri, tra cui Michelangelo e Leonardo Da Vinci.
Si dice che Michelangelo, mentre lavorava alla Cappella Sistina, nascondesse abbozzi di disegni segreti nei pigmenti che lui stesso realizzava. Leggende nella comunità artistica raccontano che il lapislazzuli, con la sua polvere brillante e quasi magica, donasse un carattere mistico alla sua arte, come se contenesse energie che potessero "parlare" all’osservatore.
Che si tratti di una semplice voce di corridoio o di verità, guardare il blu dei cieli affrescati più famosi del mondo ti darà sempre l’impressione di essere davanti a un frammento di eternità.